Sono molto sensibile e impegnata nell’arte collettiva, comunitaria e performativo-relazionale.
La performance è il mio canale privilegiato ma le mie pratiche spaziano dall’illustrazione, animazione e grafica digitale, alla progettazione artistica (scultorea, costumistica, scenografica, didattica museale e culturale).
Per tutto ciò, e non solo, è fondamentale la progettazione che ha per me un valore profondo: serve a interrogarmi circa in che modo sono implicata in ciò che conosco e comunico, nonché a tradurre i miei immaginari in piani e metodi d’azione.
Progettare risponde alla necessità di riflettere sulle mie esperienze e mi è indispensabile per scegliere e ordinare i mezzi per realizzare i fini in cui credo. É così che direziono i miei sogni dandogli forma di idee concretizzabili. I sogni non sono infatti lo scopo ma l’occasione per ricrearmi ancora un proposito e un nuovo metodo d’attività per realizzarlo.